Gli epigoni nostrani dei movimenti che negli Stati Uniti stanno strumentalizzando la tragica morte di George Floyd per calcare ferite mai sopite nella storia americana sono giunti anche in Italia, decantati con tutti gli onori dai guru del pensiero unico.
Di fronte alla furia iconoclasta che da oltreoceano rischia d’investire anche l’Italia, le comunità militanti di FEDErAZIONE riaffermano che le loro città “resteranno in piedi”: in nome dell’arte che – con i suoi monumenti – segna indelebilmente i nostri paesaggi e i nostri destini nazionali come continuità di una civiltà.
In questi giorni siamo di fronte non ad una riflessione seria sul nostro passato, inevitabilmente non privo di aspetti critici se visto con gli occhi dei contemporanei, ma ad una vera e propria demonizzazione della nostra cultura.
Ciò che alcuni movimenti (non certo spontanei) vogliono, è una vera e propria guerra civile – tanto cara alla sinistra globalista – allo scopo di minare le fondamenta delle nazioni.
Raccogliamo oggi l’appello che un secolo fa un grande italiano quale fu Gabriele D’Annunzio lanciò al nostro popolo:
“Difendete il pensiero ch’essi minacciano, la Bellezza ch’essi oltraggiano!“.